Il Comune ricevette da Paolo Luigi Dogliotti il palazzo ad inizio 1900, tramite un lascito vincolato al fatto che l’edificio sarebbe dovuto diventare ed essere usato come sede del Comune.
L’avvocato Dogliotti era figlio di Vincenzo Dogliotti, Segretario e Consigliere del Re e Teresa De Rossi, a sua volta figlia di un Senatore del Regno.
Le famiglie sono molto note e stimate nel paese, come testimoniato da fonti dell’epoca che però non forniscono dettagli sul palazzo.
Da atti notarili risalenti a metà del 1500, si sa che “Jeronimus De Rubeis” (una delle forme che probabilmente indicavano i De Rossi, insieme a forme simili “Rubeo”, “De Rubeo” o semplicemente “Rubeis”) acquisi diversi immobili in una zona sottostante il Castello, fino ad ottenere tre case contigue, da terra al solaio che potrebbero essere il primo nucleo del palazzo attuale.
Le prime fonti sicure risalgono al 1600, confermate anche dalla forma tipica dell’edificio, probabilmente in questo periodo le varie strutture vennero unificate in un unico palazzo.
L’edificio, aperto negli orari di servizio degli uffici comunali, si divide in un piccolo locale al piano terra, gli uffici e la sala consigliare al piano nobile (1 piano) e altri spazi al piano superiore.
Una analisi dettagliata delle caratteristiche architettoniche occuperebbe troppo spazio e toglierebbe interesse nel visitare il palazzo, quindi ci limitiamo a segnalare il pavimento “alla genovese” (composto inserendo graniglia di marmo nel cemento e poi “livellando” il tutto fino a renderlo piatto) presente nell’atrio e nella sala Consigliare, il soffitto a cassettoni della sala consigliare, le decorazioni che ravvivano i soffitti dei diversi spazi.
Dall’esterno si può ammirare un piccolo portico risalente al Settecento al secondo piano (passando nel cortile interno o meglio ancora salendo nella piazzetta Boccaccio in via Cavour (sotto il castello).
Le cantine del palazzo sono state riadattate a ristorante / pizzeria, visitabili negli orari di apertura e ospitano un antico torchio, visibile già dalla porta, al cui interno è ospitato il banco di preparazione
Galleria Fotografica Palazzo De Rossi – Dogliotti